QUELL’ANELLO NASCONDEVA L’INCREDIBILE! IL GIOIELLIERE PIANSE COME UN BAMBINO DOPO LA RIVELAZIONE

L’archivio proibito

Il gioielliere voleva delle risposte: tornò alla cassaforte aperta ed estrasse un catalogo dalla copertina di cuoio consumato. “Eccolo…” sibilò, aprendo il volume del ’62 con reverenza funebre.

Lydia trattenne il respiro. Nella pagina ingiallita, l’anello era ritratto con precisione maniacale – ogni incisione, ogni graffio perfettamente identico a quello che ora stringeva tra le dita. Ma era la fotografia accanto a paralizzare il sangue: lei stessa, in un vestito anni ’60 che non aveva mai posseduto, firmava una ricevuta con data 1962.

“Questo catalogo” disse il vecchio,”non dovrebbe esistere”

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